Oggi, martedì 30 marzo 2021, si apre il termine di presentazione delle istanze per richiedere il contributo a fondo perduto previsto dal Decreto Sostegni n. 41 del 22 marzo 2021 per le Partite IVA in difficoltà a causa dell’emergenza sanitaria da Coronavirus.
L’art. 1 del citato Decreto legge, noto come Decreto Sostegni, riconosce un contributo a fondo perduto a favore di soggetti che svolgano attività di impresa, arte o professione e di reddito agrario, titolari di partita IVA che siano residenti o stabiliti sul territorio dello Stato Italiano.
Il contributo spetta a condizione che l’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi dell’anno 2020 sia inferiore almeno del 30% rispetto all’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi dell’anno 2019.
Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta, chi sono nello specifico i soggetti ai quali spetta e come fare a richiederlo.
Indice dei contenuti
Contributo a fondo perduto Decreto Sostegni: a chi spetta
Possono richiedere il contributo a fondo perduto per le Partite IVA previsto dal decreto Sostegni tutti i soggetti titolari di partita IVA che svolgano attività di impresa o di lavoro autonomo o che siano titolari di reddito agrario, purché residenti in Italia o stabiliti in Italia.
Non possono richiedere il contributo:
- coloro i quali abbiano cessato la Partita IVA prima del 23 marzo 2021
- coloro i quali abbiano avviato l’attività dal 24 marzo 2021, salvo che la Partita IVA sia stata aperta per continuare una precedente attività rispondente ai requisiti sovraesposti, nella qualità di erede del precedente esercente l’attività
- enti pubblici indicati all’art. 74 del TUIR
- intermediari finanziari e società di partecipazione individuati all’art. 162bis del TUIR
Contributo a fondo perduto per le Partite IVA: requisiti
I requisiti richiesti dal Decreto Sostegni per il riconoscimento del contributo a fondo perduto sono di differente natura.
In particolare ci sono:
- requisiti legati al fatturato medio dell’anno 2020
- requisiti legati all’avvio dell’attività e all’attivazione della partita IVA
Vediamoli nel dettaglio.
Contributo a fondo perduto Partita IVA: requisiti di fatturato
I requisiti di fatturato sono diversi a seconda dell’entità dell’impresa e del suo fatturato negli anni precedenti a quelli dell’emergenza sanitaria da COVID 19.
Entriamo nello specifico per capire come ci si deve muovere per presentare la richiesta di erogazione del contributo.
Contributo a fondo perduto Partite IVA: Primo requisito
Il soggetto deve aver conseguito nell’anno 2019 ricavi o compensi non superiori a 10 milioni di euro.
Se il soggetto richiedente svolge più attività, il limite dei 10 milioni deve intendersi come riferito alla somma dei ricavi e dei compensi di tutte le attività esercitate.
Per non sbagliare deve farsi riferimento ai dati risultanti dalla dichiarazione 2020 relativa ai redditi 2019.
Poiché, come detto in precedenza, il contributo spetta anche all’erede che abbia attivato una partita IVA per proseguire l’attività di una persona fisica deceduta, nel caso in cui la prosecuzione sia partita già nel corso del 2019 l’erede determinerà l’ammontare dei ricavi e dei compensi del 2019 avendo riguardo sia alla propria dichiarazione che a quella del deceduto.
Contributo a fondo perduto Partita IVA Decreto sostegni: secondo requisito
Per presentare l’istanza finalizzata all’erogazione del contributo è necessario che il richiedente possieda almeno uno dei seguenti requisiti:
- la media mensile del fatturato e dei corrispettivi relativa all’anno 2020 deve essere inferiore di almeno il 30% rispetto alla media mensile del fatturato e dei corrispettivi dell’anno 2019.
- la P. IVA sia stata attivata a partire dal 1 gennaio 2019
Contributo a fondo perduto Decreto sostegni: chi ha aperto la Partita IVA nel 2021 può richiederlo?
Chi abbia attivato una partita IVA a decorrere dal gennaio 2021 ed entro il 23 marzo 2021 può presentare richiesta di erogazione del contributo pur non possedendo nessuno dei requisiti di reddito elencati sopra.
Ciò in quanto, in questo caso, il contributo viene erogato come forma di incentivo all’attività imprenditoriale.
Qualora quindi si vertesse in questa specifica ipotesi, sarà necessario flaggare la voce “partita IVA attivata dopo il 31.12.2018” e lasciare impostati su 0 i requisiti di fatturato che verranno presentati dal sistema nella procedura di compilazione semplificata.
Agenzia Entrate provvederà autonomamente a verificare l’esattezza dei requisiti inseriti erogando, se spettante, il contributo nella modalità prescelta.
Contributo a fondo perduto Decreto Sostegni: in che misura spetta?
Il contributo erogato in base al decreto Sostegni è calcolato in misura percentuale sulla differenza tra la media mensile del fatturato e dei corrispettivi degli anni indicati ai punti precedenti.
Spetta nella misura del:
- 60% se i ricavi e i compensi dell’anno 2019 sono pari o inferiori a 100 mila euro
- 50% se i ricavi e i compensi sono compresi tra 100 mila euro e 400 mila euro
- 40% se i ricavi e i compensi sono compresi tra 400 mila euro e e 1 milione di euro
- 30% se i ricavi o i compensi sono compresi tra 1 milione di euro e 5 milioni di euro
- 20% se i ricavi e i compensi sono compresi tra 5 milioni di euro e 10 milioni di euro
L’importo massimo del contributo erogabile è pari a 150 mila euro.
L’Importo minimo è quantificato nella somma di euro mille, qualora il richiedente sia una persona fisica, e di duemila qualora sia una persona giuridica.
Come viene erogato il contributo a fondo perduto per le Partite IVA?
È possibile chiedere la fruizione del contributo in due differenti modalità, alternative una all’altra.
La scelta, una volta inoltrata l’istanza, è irrevocabile:
- il contributo può essere erogato mediante accredito su conto corrente bancario o postale intestato al richiedente o anche cointestato al richiedente qualora si tratti di persona fisica;
- il contributo può essere erogato e fruito mediante riconoscimento di un credito di imposta di pari valore, utilizzabile in compensazione per mezzo del modello f24.
Come richiedere il contributo a fondo perduto per le Partite IVA previsto dal Decreto Sostegni
Il contributo si richiede mediante la presentazione di apposita istanza sul sito di Agenzia Entrate, a partire dal 30 marzo 2021 e fino al 28 maggio 2021.
L’istanza dovrà contenere il codice fiscale del richiedente e, qualora si tratti di richiedente diverso da persona fisica o di richiedente minore o interdetto, anche il codice fiscale del suo rappresentante legale.
Se si tratta di erede che prosegue l’attività di un defunto occorrerà specificare anche il codice fiscale del de cuius.
Nell’istanza bisognerà poi indicare tutti i dati relativi alla sussistenza del primo e del secondo requisito nonché la modalità prescelta per l’erogazione del contributo e – in caso di richiesta di accredito in conto corrente – anche l’IBAN esatto di un conto corrente intestato al richiedente.
È importantissimo verificare la correttezza dell’IBAN, perchè in caso di errore sarà impossibile arrivare all’effettiva erogazione del contributo, che non potrà più essere riconosciuto.
Richiesta di erogazione del contributo a fondo perduto per le Partite IVA: quando e come presentare l’istanza
Come già segnalato, le istanze per l’erogazione del contributo a fondo perduto per le Partite IVA previsto dal Decreto sostegni possono essere presentate a far data dal 30 marzo 2021 entro e non oltre il 28 maggio 2021.
La trasmissione può essere effettuata direttamente dagli aventi diritto oppure a mezzo di un intermediario che sia stato preventivamente delegato all’utilizzo del Cassetto fiscale o del servizio di Consultazione e acquisizione delle fatture elettroniche e dei loro duplicati informatici dal portale “fatture e corrispettivi” di Agenzia Entrate.
L’istanza può essere predisposta e trasmessa in due modi:
- utilizzando un software di compilazione di mercato tra quelli già approvati da Agenzia Entrate col provvedimento datato 23 marzo 2021 e inviando il relativo file attraverso il canale telematico Entratel/Fisconline, utilizzato anche per la trasmissione della dichiarazione dei redditi
- compilazione semplificata attraverso la procedura messa a disposizione da Agenzia Entrate all’interno del portale Fatture e Corrispettivi, accedendo alla sezione “Contributo a fondo perduto”. In questo secondo caso, all’esito della compilazione, verrà rilasciata una ricevuta di presentazione che attesterà il contenuto dell’istanza e la data di presentazione
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